Uno studio di Atena Engineering&Advisoring fornisce dati importanti e significativi

Per incentivare l’efficientamento del patrimonio edilizio nazionale, nel 2020 il Governo italiano ha introdotto il Superbonus 110%, una misura che integra gli interventi di riqualificazione sismica con quelli di efficientamento energetico.

Il punto di partenza per comprendere i benefici che si possono ottenere da tale provvedimento in termini ambientali ed energetici sono i dati ISPRA 2019 sulla percentuale di emissioni di CO? equivalente per settore in Italia, prima dell’introduzione delle misure Ecobonus.

Secondo tali dati il 21,7% delle emissioni annue di CO? si riferiscono all’edilizia residenziale, il 49,6% all’industria, il 3,2% ai trasporti, il 23,8% ai servizi e l’1,7% ad agricoltura e pesca.

Quali sono gli interventi incentivati con Superbonus 110%?

Le agevolazioni previste dal Superbonus 110% nell’ambito dell’edilizia residenziale riguardano diverse tipologie di azione. In primo luogo, Interventi sull’involucro edilizio. In particolare, Isolamento termico dei componenti opachi e installazione di infissi e schermature performanti.
L’obiettivo è la riduzione del fabbisogno energetico utile a garantire il soddisfacimento delle esigenze dell’utenza.

Sono incentivati inoltre gli Interventi sugli impianti, la sostituzione di impianti termici e di condizionamento obsoleti con sistemi a elevata efficienza e l’Installazione di impianti di autoproduzione di energia con la conseguente riduzione dei consumi grazie all’impiego di fonti primarie per garantire il soddisfacimento delle esigenze dell’utenza.

Quali sono i vantaggi ambientali che derivano dagli interventi incentivati con Superbonus 110%?

I vantaggi ambientali ed economici che ne derivano sono la riduzione delle emissioni atmosferiche di gas serra e inquinanti prodotti dai combustibili fossili e la riduzione dei costi energetici del comparto civile.

Gli esperti del Team di Atena Engineering&Advisoring hanno realizzato uno studio che prende in considerazione il caso di un edificio residenziale tipo. L’obiettivo è fornire una valutazione precisa, anche in termini numerici, dell’impatto energetico-ambientale che si può ottenere grazie alle opere incentivate dagli Ecobonus.

L’edificio

L’edificio in questione è una residenza monofamiliare su due livelli in una zona climatica classificata C (1207 GG) di Categoria catastale A7.

Le criticità da considerare su tale edificio sono il clima estivo caldo, per una elevata esposizione alla luce solare con conseguente surriscaldamento dell’edificio nella stagione estiva.
Le migliorie producibili su tale struttura possono riguardare l’efficientamento dell’involucro e degli impianti e l’installazione di impianti per autoproduzione di energia.

Sull’edificio oggetto dello studio sono considerate quattro tipologie di intervento con i relativi vantaggi economici ed impatti ambientali in termini di emissioni di CO? risparmiate in un anno.

Interventi sull’involucro esterno e isolamento a cappotto delle pareti perimetrali

Il primo intervento riguarda solo l’involucro esterno e prevede l’isolamento termico a cappotto delle pareti perimetrali, la coibentazione in estradosso del solaio di copertura e la sostituzione degli infissi esistenti con corpi finestrati termicamente più performanti.
In questo modo si ottiene una notevole riduzione del fabbisogno termico sia invernale che estivo dell’utenza, grazie alle migliorie apportate all’involucro edilizio.

Al fine di ridurre inoltre le sollecitazioni termiche, specie nel periodo estivo, si può intervenire altresì sull’involucro trasparente, operando una sostituzione degli infissi presenti, con serramenti in PVC a sei camere cave e triplo vetro con due lastre aventi rivestimento basso-emissivo e doppia intercapedine di argon.

Tale intervento, ha un costo stimato di 55.634,00 Euro, su un massimale consentito di spesa di 104.545,45 Euro e un Impatto ambientale di 17,31 (-60,4%) tonnellate di CO2 emesse all’anno, un risparmio che equivale a 1752 alberi non abbattuti all’anno

Efficientamento dell’impianto termico con Superbonus 110%

La seconda azione riguarda invece il solo impianto termico, con sostituzione della caldaia a GPL e degli attuali radiatori con caldaia a condensazione a gas naturale ad alta efficienza, con radiatori nuovi in acciaio, regolati tramite valvole termostatiche di ultima generazione.

Si interviene su un impianto di climatizzazione invernale efficiente particolarmente impattante sotto un profilo ambientale. Pertanto, l’obiettivo è ridurre i consumi di fonti primarie e migliorare il comfort termico degli abitanti della casa, attraverso un sistema di regolazione in linea con gli standard attuali.

Questa modifica produce un buon risparmio di energia primaria impiegata per la produzione di ACS. Nel complesso, si ha un costo d’investimento limitato, ma altrettanto limitati sono i benefici in termini economici e di impatto ambientale che ne scaturiscono.

Infatti, la spesa preventivata è di 10.034,00 euro su un massimale di spesa consentito di € 30.000,00, con un impatto ambientale di 34,44 (-21%) tonnellate di CO2 emesse all’anno, il che consente di evitare l’abbattimento di 610 alberi all’anno.

Installazione di impianti per l’autoproduzione dell’energia

Dotare gli edifici di un campo fotovoltaico

Un terzo intervento riguarda l’impianto termico, la climatizzazione e l’installazione di un campo fotovoltaico, con la sostituzione della caldaia a GPL e degli attuali radiatori, degli split, con pompa di calore reversibile per uso climatizzazione e produzione ACS e ventilconvettori idronici, e l’Installazione di un impianto fotovoltaico da 7,5 kW e sistema di accumulo da 13,1 kWh.

Si tratta di una vera e propria ristrutturazione impiantistica, in quanto si opera la sostituzione sia dell’impianto di riscaldamento (e produzione di ACS), che di quello di raffreddamento, con un sistema in grado di adempiere ad ambo i compiti.
Si prevedono sia nuovi terminali (ventilconvettori, in luogo dei radiatori attualmente presenti), ma anche di un nuovo vettore energetico, in quanto la pompa di calore è alimentata elettricamente. Pertanto, l’installazione di un campo fotovoltaico garantisce un’elevata copertura dei consumi elettrici tutto l’anno, anche grazie a un serbatoio di accumulo, in grado di sopperire alla discontinuità della fonte solare durante la stagione invernale e di notte.

Tale ristrutturazione consente un’elevata copertura dei consumi da fonte rinnovabile riduce drasticamente l’impiego di fonti fossili, determinando grandi benefici economici e ambientali.

Il costo infatti preventivato è di 52.634,00 Euro su un massimale di spesa consentito di 61.200,00 Euro, ma ha un Impatto ambientale di grande portata con 11,34 (-74%) tonnellate di CO2 emesse all’anno; l’enorme risparmio indicato equivale a 2.150 alberi non rasi al suolo ogni anno.

Efficientamento dell’involucro edilizio e degli impianti

Un quarto intervento possibile riguarda l’efficientamento dell’involucro edilizio e degli impianti, che corrisponde a una ristrutturazione importante di 1° livello.

Si tratta di intervenire simultaneamente sull’involucro edilizio e sugli impianti, attraverso l’installazione di un impianto a pompa di calore e ventilconvettori, nonché di un campo fotovoltaico per autoproduzione di energia con accumulo elettrostatico.

Combinare l’installazione di un impianto di climatizzazione efficiente con interventi finalizzati a una riqualificazione dell’involucro edilizio è la strada per rendere l’abitazione molto autonoma nel soddisfacimento del proprio fabbisogno energetico.

Contemporaneamente si abbatte drasticamente il ricorso alle fonti primarie fossili, che determinano sia costi energetici tutt’altro che trascurabili, che ingenti emissioni di gas ad effetto serra.

I benefici economico-ambientali connessi sono notevoli. Basti pensare che un’azione combinata, per un’abitazione monofamiliare alimentata da fonte rinnovabile, determina la riduzione delle emissioni annue di CO2 pari alla quantità che, nello stesso arco di tempo, verrebbe assorbita da 2725 alberi.

Il costo preventivato è di 108.268,00, su un massimale di spesa consentito di 165.645,45 Euro, e ha un impatto ambientale di 2,72 (-94%) tonnellate di CO2 emesse all’anno, con un risparmio che come detto, evita l’abbattimento di 2725 alberi all’anno.

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